Descrizione
L’originario
Dal chicco piccolo e tondo, si presenta dal colore cristallino.
Sapido e corposo si adatta alle preparazioni più varie dalle minestre agli arancini, dai dolci al sushi.
Le proprietà del riso Originario
Il riso Originario coltivato nella Piana di Sibari si distingue per un chicco piccolo e tondo, dal caratteristico colore cristallino.
Il riso Originario è sapido e corposo, così da essere considerato il riso per la preparazione di dolci, minestre, arancini, sushi e molto altro: un prodotto idoneo per le ricette più varie.
La storia del riso in Calabria
L’azienda agricola muove i propri passi lungo una strada tracciata di origini antichissime: quella della coltivazione del riso in Italia e in Calabria. Si narra che questo cereale sia stato importato nel nostro Paese grazie ad Alessandro Magno, mentre secondo altri studi furono gli arabi a portarlo prima in Sicilia, quindi in Calabria, per poi raggiungere la Pianura Padana. La conformazione paludosa del terreno della Piana di Sibari ha consentito l’adattamento di questo cereale, che le testimonianze ci mostrano essere utilizzato già ai tempi della colonia Magno Greca Sybaris.
Tuttavia, è solo dalla seconda metà del 1800 che il riso torna ad essere coltivato in questa zona, per poi essere abbandonato nuovamente per via dei costi di manodopera e la mancanza di strumentazioni adatte. Fu il nipote del fondatore di Masseria Fornara Pietro Perciaccante, suo omonimo, a riportare la coltivazione del riso a Contrada Garda negli anni ’60, cominciando col produrre riso originario per il Nord Italia. La qualità superiore per germinabilità del riso calabrese, l’assenza di riso selvatico e la resistenza ai funghi portarono a forti pressioni dalle ditte sementiere, che spinsero l’azienda di Contrada Garda a dedicare tutta la superficie al riso da seme: la straordinaria qualità del prodotto è stata riconosciuta dalla Fondazione Conte Giangiacomo Morando Bolognini, che nel 1990 ha insignito l’azienda agricola della medaglia d’oro per il miglior riso da seme in Italia.
Col calo della convenienza economica della coltivazione del riso da seme avvenuta a metà degli anni ’90 Masseria Fornara torna a produrre riso per le riserie, iniziando a trattare il riso Carnaroli, che diverrà poi il prodotto principale della Piana di Sibari. Nel 2006 nasce finalmente il marchio Masseria Fornara, un riso di produzione propria che è stato rapidamente apprezzato dai consumatori, a tal punto da portare in circa 10 anni a lavorare e commercializzare l’intera produzione. Il riso Masseria Fornara ha ricevuto negli anni vari premi e menzioni, il più importante dei quali è il Premio Foodies di Gambero Rosso.
La coltivazione e la lavorazione del riso
I sistemi utilizzati dall’azienda agricola Masseria Fornara sono quelli della tradizione: il riso viene coltivato in sommersione, germina in acqua, ove rimane sino alla trebbiatura. La durata del ciclo produttivo è di 135 giorni, molto più breve rispetto alle risaie settentrionali, tutto per merito dell’assolazione maggiore della Piana di Sibari.
All’inizio occorreva una quantità d’acqua maggiore, per via del livello non omogeneo delle vasche, ma grazie al progredire della meccanizzazione con strumenti quali la livella laser è stato possibile perfezionare il livellamento, passando dai 25/30cm ai 7/10, risparmiando considerevolmente le risorse.
L’ambiente faunistico offerto dalla risaia è straordinario: cicogne, aironi, cavalieri d’Italia e molte altre specie hanno fatto ritorno nella Piana di Sibari grazie alla coltivazione del riso.
SIBARI
La più grande delle colonie della Magna Graecia era Sybaris. Sulle rive del Mare Ionio sorgeva Sybaris che raggiunse il suo massimo splendore tra il 700 ed il 450 A.C dedita al commercio ed all’agricoltura. Dagli studi è risultato che il riso sia stato importato da Alessandro Magno dapprima in Sicilia e poi in Calabria per poi arrivare nella Pianura Padana. La conformazione paludosa del terreno ha garantito l’adattamento di questo cereale nell’areale sibarita. Il riso tornò ad essere coltivato nella zona di Sibari nella seconda metà del 1800 per poi essere nuovamente abbandonato per via degli alti costi di manodopera e della mancanza di meccanizzazione adeguata.
Nei primi anni ’60 il riso si riaffaccia nella Piana di Sibari per l’intraprendenza di alcuni imprenditori, divenendo punto di riferimento e coltivazione primaria per tutti quei terreni considerati non di prima qualità, vista l’origine salmastra degli stessi. Per l’areale “insolito” in cui si produce e per le caratteristiche uniche del prodotto, il riso della Piana di Sibari è conosciuto e apprezzato in tutta Italia ed in Europa.
LE RISAIE
Le condizioni pedoclimatiche in cui viene coltivato il riso Masseria Fornara sono assolutamente peculiari rispetto a tutti gli altri areali italiani. La terra salmastra, ovvero ricca di sale, l’equidistanza tra il massiccio del Pollino ed il mare Ionio, ma soprattutto l’assolazione straordinaria conferiscono al riso proprietà organolettiche uniche. Il riso viene coltivato in immersione con un ciclo produttivo di circa 135 giorni. La risaia è un ambiente faunistico straordinario. Con la coltivazione delle risaie sono ritornate nella Piana di Sibari le cicogne, gli aironi, i cavalieri d’Italia e tanti altre specie che avevano abbandonato l’areale.
L’IMPEGNO
L’impegno di Masseria Fornara è di produrre riso con responsabilità. Questo si concretizza aderendo al disciplinare della difesa integrata. La difesa integrata è una pratica di difesa delle colture che prevede una drastica riduzione dell’uso di fitofarmaci mettendo in atto diversi accorgimenti. La Calabria è la prima regione GLIFOSATO FREE, ovvero l’assenza totale di glifosato. Questo erbicida che risulta essere sospettato causare tumori non è presente nel nostro riso.
Per garantire ai consumatori, ancora maggiore sicurezza sulla provenienza del riso, Masseria Fornara ha deciso di aderire al marchio RISO ITALIANO. Questo marchio ha la funzione di garantire che l’origine, la natura e la qualità del riso commercializzato sia Italiano. Con l’intento di dare ai consumatori più informazioni possibili abbiamo deciso, in collaborazione con l’Università della Calabria, di certificare la scheda nutrizionale del prodotto per certificare i valori del riso Masseria Fornara.
NUTRACEUTICA
Un alimento può essere definito funzionale se per esso è dimostrato l’effetto benefico su una o più funzioni biologiche dell’organismo oltre ad avere una adeguata attività nutrizionale. Il riso è un alimento funzionale. In collaborazione con Macrofarm, spin-off dell’Università della Calabria, è stata svolta un indagine su quanto questo assunto sia quantificabile nel riso Masseria Fornara . Il grafico mediante delle barre rappresenta il valore nutraceutico risultato nello studio.
Riso Originario
Ingredienti: Riso.
Scadenza dalla data di confezionamento: 24 mesi.
Valori nutrizionali medi (per 100 gr. di prodotto)
Valore energetico Kcal: 353,5/Kj 1500
Proteine: 7,2 gr.
Grassi: 1,1 gr.
Carboidrati: 78,6 gr.
Tipo e materiale: sacchetto sottovuoto in astuccio
Dimensioni mm.: 120 x 50 x 180 L x P x H
Peso Netto: kg. 1